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2 Giugno 2020

Chi è Eric Yuan, mr Zoom

Come l'imprenditore ha creato il servizio di video conferenze usatissimo durante la pandemia

Le videochat sono la tecnologia più utilizzata in questo periodo. C'è in particolare una azienda che con il suo servizio è entrata a fare parte della routine di molte persone in tutto il mondo, cioè Zoom. Nonostante i suoi problemi di sicurezza - che la società sta provando a risolvere - l'ascesa del software è stata sbalorditiva. Il traffico, secondo i dati aziendali, è aumentato del 3000% e il valore delle azioni del 200%. A dicembre Zoom aveva solo 10 milioni di utenti, nelle scorse settimane ha superato i 300 milioni e oggi la società ha un valore di 47 miliardi di dollari. Più di Slack, Pinterest e Gm. Dietro il successo di Zoom c'è Eric Yuan, cinese nato nel 1969 a Xuzhou, nella provincia di Jiangsu, e trasferitosi nel 1997 nella Silicon Valley, dopo una laurea in matematica e informatica alla Shandong University e un master in ingegneria alla China University of Mining & Technology. È proprio mentre studia che inizia a pensare alla startup che più tardi negli anni avrebbe creato. Yuan infatti faceva regolarmente dieci ore di treno per andare a trovare la fidanzata (oggi sua moglie) che studiava distante e così gli viene in mente di creare un software per fare videochiamate. In Giappone ha l'occasione di sentire una conferenza di Bill Gates e decide di trasferirsi in America. Solo dopo che gli Stati Uniti rifiutano la sua domanda di visto lavorativo per otto volte, finalmente riesce a stabilirsi in California. Non conosce l'inglese ma è un programmatore molto bravo. Inizia a lavorare per Webex Communications, startup fondata da un indiano e da un cinese che sviluppa web e videoconferenze e che in quegli anni sta lanciando un primo servizio del genere. Dieci anni più tardi, nel 2007, l'azienda per cui lavora e in cui ha fatto carriera viene acquisita per 3,2 miliardi di dollari da Cisco e Yuan è promosso vicepresidente per l'ingegneria e responsabile del software per i prodotti di collaborazione. Nel 2011 l'imprenditore lascia Cisco per lanciare il proprio progetto Imprenditoriale: Zoom. Con lui se ne vanno una quarantina di suoi ingegneri. Obiettivo: creare un Webex migliore e semplice da usare. Yuan è il primo cliente della sua app che usa per partecipare alle riunioni, gestire i 500 ingegneri che lavorano per lui in Cina e per incontrare virtualmente quasi tutti i venture capitalist che l'hanno finanziato. II 18 aprile 2019 Zoom si quota al Nasdaq, a New York, e Eric Yuan conserva il 22% delle quote della società. Il prezzo dell'ipo è 36 dollari per azione e il primo giorno di contrattazioni il titolo sale del 72% (oggi un'azione vale 130 dollari). Nel 2020, un anno dopo, con la pandemia in corso, gli utenti scoprono che possono continuare a svolgere le loro attività quotidiane sfruttando il modello freemium del servizio e oggi le conferenze giornaliere sulla app sfiorano le 350mila. Zoom connette fino a 100 utenti per chiamate di 40 minuti e i partecipanti durante le sessioni possono anche mostrare le loro presentazioni. Altre grandi aziende tecnologiche oggi stanno cercando di recuperare terreno nei confronti di Zoom. Il nuovo servizio Messenger Rooms di Facebook per esempio consentirà agli utenti di fare videoconferenze con 50 persone alla volta. Verizon ha recentemente acquistato Bluejeans (concorrente Zoom) per meno di 500 milioni di dollari, e Google ha rafforzato Meet, il proprio servizio di videochiamate. L'obiettivo di Yuan ora è rendere la sua piattaforma inattaccabile e per questo ha assoldato Alex Stamos, l'ex capo della sicurezza di Facebook. 

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