Private equity
3 Luglio 2020

Alla porta della Serie A bussano anche i fondi di debito

Gso (Blackstone) e Kkr tra gli interessati

Non solo private equity. Ora per i diritti televisivi della Serie A scendono in campo anche i fondi di debito. Il primo interesse è stato quello di Cvc, la cui esclusiva è scaduta il 26 giugno, e che aveva messo sul piatto 2,2 miliardi per il 20% di una nuova media company in cui sarebbero confluiti i diritti tv e altri diritti ancora per i prossimi 10 anni. Poi sono arrivate Bain, Advent e Cinven. L'assemblea di Lega ha deciso di affidare al presidente Paolo Dal Pino il compito di proseguire le discussioni con i soggetti interessati per poi portare in una futura assemblea le migliori proposte. Ora sul suo tavolo, secondo MF-Milano Finanza, potrebbero arrivare nuove proposte in grado di sparigliare le carte provenienti da uno o più fondi attivi anche nel credito. Il quotidiano ipotizza dei nomi a partire da Gso, braccio di investimento nel private debt di Blackstone, e Kkr. Anche la francese Tilkehau avrebbe guardato al dossier, preferendo poi però non proseguire nell'operazione. Con i fondi di debito si potrebbe aggirare una questione importante, ovvero la titolarità dei diritti tv che non è in mano alla Lega di Serie A bensì ai club che con le promozioni e le retrocessioni cambiano di anno in anno. Inoltre i club potrebbero preferire il finanziamento esterno della media company collegato a una partecipazione di ricavi rispetto all'ingresso diretto dei fondi nel capitale di una newco. Per questo motivo i fondi di debito potrebbero essere favoriti nell'asta. Il piano della Lega prevede entro luglio l'arrivo delle proposte a cui far seguire un beauty contest che potrebbe includere la richiesta di un minimo garantito. Tra i private equity sono in corsa Bain Capital, che avrebbe offerto tre miliardi di euro per il 25% del campionato di punta, valorizzando dieci anni di diritti tv 12 miliardi, e Advent la quale invece punta a una valutazione di 13 miliardi di euro. Nel frattempo pensano di fare un'offerta anche Fsi e Kkr. Parallelamente, sempre secondo MF, la Lega potrebbe farsi scontare da un fondo interessato i pagamenti dei diritti tv relativi all'ultima stagione del triennio 2018-2021. Così facendo i club, alcuni dei quali in difficoltà finanziaria per via dello stop da coronavirus, potrebbero incassare subito circa 1,3 miliardi di euro previsti per il 2021 dai contratti con i broadcaster. Dalla somma andrebbe comunque sottratta la percentuale dovuta al fondo per l'anticipo. 

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