Blackstone non ci sta e torna all'attacco sulla questione degli immobili Rcs. Lo scorso aprile la giudice della corte suprema di New York Saliann Scarpulla aveva deciso di sospendere il procedimento negli Stati Uniti dichiarando la competenza sul caso dell’autorità giudiziaria italiana. Lo scorso maggio però, scrive il Sole24ORE, Blackstone avrebbe intentato una nuova causa legale direttamente contro Urbano Cairo, presidente e maggiore azionista di Rcs. Il manager per primo si era opposto alla vendita e alla fine aveva portato davanti ai giudici il fondo americano. Il contenzioso, lo ricordiamo, affonda le sue radici nel 2013. In quell'anno tre immobili, compresa la storica sede del Corriere della Sera di via Solferino su cui ora indaga la Procura di Milano, furono ceduti a Blackstone per 120 milioni di euro. All'epoca Cairo, da poco entrato nel capitale di Rcs provò a opporsi alla vendita. Nel 2018 Allianz era in trattativa acquistare i palazzi per 250 milioni di euro e in quell'occasione Urbano Cairo, divenuto nel tempo azionista di maggioranza del gruppo editoriale, scrisse una lettera a Blackstone dichiarando nullo l’atto del 2013. All'epoca della vendita - scriveva l'imprenditore - il fondo si era approfittato delle difficili condizioni in cui versava il gruppo editoriale pagando i palazzi una cifra inferiore rispetto al valore effettivo. Allianz si ritirò quindi dalla trattativa dichiarando che non avrebbe proceduto all'acquisto degli immobili prima che la disputa con Rcs non fosse risolta. Nel novembre 2018 la questione arrivò nelle aule dei tribunali, in Italia prima e negli Stati Uniti poi. Il 9 novembre dello scorso anno Rcs chiese un arbitrato a Milano per risolvere la disputa, di tutta risposta Blackstone si rivolse alla Suprema corte di New York.