È scaduto lo scorso 31 agosto, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, il memorandum of understanding sottoscritto fra la Lega Serie A e la cordata Cvc, Advent e Fsi per l'investimento nella media company. Come scrivono Carlo Festa e Andrea Biondi, la scadenza da una parte apre il campo a nuove alleanze (e quindi potenzialmente nuovi investitori) e dall'altra parte propone il tema del possibile rinnovo dello stesso accordo tra i tre private equity. A puntare verso questa direzione sarebbe Cvc, che non ha intenzione di abbandonare la partita, nel caso la Lega Serie A volesse riaprire un tavolo di trattative. I tre fondi nel 2020 avevano battuto altri investitori finanziari (tra cui il consorzio Bain Capital-Nb Renaissance), per rilevare una quota della media company dove far confluire i diritti televisivi delle partite. Nel documento siglato dai fondi era prevista anche la suddivisione delle quote degli investitori per l'offerta complessiva da 1,7 miliardi di euro: 50% a Cvc, 40% a Advent con pari poteri e 10% a Fsi. Nei scorsi mesi però il dossier era stato accantonato per il veto di alcuni club. Parallelamente Cvc in Spagna ha raggiunto un primo accordo per investire sui diritti tv della Ligaiberica. Secondo il fondo l'intesa spagnola sarebbe sinergica con quella sul campionato italiano ma alcuni presidenti di club prima vorrebbero chiarire se esista un conflitto d'interessi per il doppio investimento. Quindi gli altri due investitori, Advent e Fsi, starebbero valutando cosa fare: di nuovo un accordo a tre con la partecipazione di Cvc oppure un'alleanza a due. In Lega Serie A sono diversi i club favorevoli a intavolare una nuova trattativa con i fondi quindi il tema potrebbe essere affrontato in una prossima assemblea. In teoria però ora, sottolinea il quotidiano, potrebbero entrare sulla scena anche nuovi attori.