Nuovo rinvio della Serie A sull'ok al term sheet presentato dai fondi. Secondo quanto scrivono Carlo Festa e Andrea Biondi sul Sole24ORE a questo punto l'operazione sarebbe molto a rischio. L'assemblea della Lega di serie A ha deciso di far slittare la decisione sull'offerta di Cvc, Advent e Fsi all'11 febbraio, rimandando la votazione. L'ingresso dei private equity vale 1,7 miliardi che corrisponde al 10% della media company chiamata a commercializzare i diritti tv e valorizzare il prodotto Serie A. A pesare però sono le divisioni all'interno dei club: è cresciuta la platea dei presidenti indecisi come pure quella dei contrari che evidenziano condizioni troppo favorevoli ai fondi (oltre 1,1 miliardi in otto anni, una commissione da performance da 150 milioni e un'altra somma al momento della loro uscita) e una governance sbilanciata. Voci di corridoio parlano anche di una volontà di aspettare di scoprire quali saranno le offerte dei broadcaster per i diritti tv nazionali del triennio 2021/24. Alla fine quindi i club hanno deciso di prendere più tempo per cercare di non far deragliare definitivamente l'operazione. I private equity però si erano dati come scadenza l'assemblea di giovedì 4 febbraio e per convincere gli indecisi avevano fatto una nuova proposta migliorativa (oltre ai 23 precedenti presentati in questi mesi). Secondo quanto risulta al quotidiano, sul fronte economico, all'atto del dosing il versamento sarebbe di 300 milioni su (1,7 miliardi) con pagamento di altri 300 milioni annui da giugno 2021 a giugno 2023 e 117 milioni annui fra 2024 e 2026.