Le scadenze finanziare di fine marzo sono alle porte e Suning, gruppo a capo dell’Inter, deve prendere una decisione. Davanti a sé vede tre strade, ovvero due investitori americani (Fortress e Bain Capital) e il gruppo saudita Pif. Lo scrive Carlo Festa sul suo blog The Insider, aggiungendo che l’obiettivo di Suning (e del suo presidente Steven Zhang) è solo quello di trovare 250 milioni di euro per arrivare a fine anno, pagando quanto dovuto per le scadenze finanziarie. Per cedere la maggioranza delle quote societarie il presidente ha esplicitamente detto, nelle trattative col fondo Bc Partners, che la richiesta è di un miliardo di euro: una cifra molto alta se si pensa che l’offerta di Bc era stata intorno ai 700 milioni, infatti è molto improbabile qualsiasi trattativa per la vendita del controllo. Uno dei punti cardine delle trattative erano le sponsorizzazioni cinesi per 100 milioni e che senza Suning avrebbero generato una grossa riduzione di fatturato. Per quanto riguarda la cessione di una minoranza, secondo alcune indiscrezioni si sarebbero fatti avanti gli avvocati del fondo saudita Pif per avviare le discussioni, che sarebbero però ancora in fase iniziale. L’obiettivo di Suning resta quello di vincere lo scudetto con l’Inter per poi decidere l’opzione finanziaria migliore, anche se va tenuto a mente che con un eventuale prestito si andrebbe ad accumulare debito su una società che è già indebitata per oltre 400 milioni di euro, il che rende le trattative molto complesse.