Nuovo report sulle quotazioni in Borsa di PwC da cui emerge che l'importo dei fondi raccolti dalle ipo europee nel 2019 è stato di 22,1 miliardi di euro, con un calo del 40% rispetto all'anno prima. Anche le ipo completate, riporta l'analisi “Ipo Watch Europe 2019”, sono diminuite significativamente: 106, ovvero 94 in meno rispetto al 2018 per una media di 209 milioni raccolti a singola quotazione. La borsa più attiva nel 2019 è stata quella di Londra con 27 quotazioni e 6,7 miliardi di euro raccolti dal mercato, seguita dal Nasdaq Stockholm (17 quotazioni per 3,7 miliardi) e dalla Deutsche Borse (quattro quotazioni per 3,6 miliardi). Il settore che ha attirato maggiormente l'attenzione degli investitori è quello finanziario con il 37% totale delle ipo per 8,1 miliardi, seguito dal settore dei servizi al consumatore (4,6 miliardi pari al 21% del valore totale delle quotazioni) e quello industriale (4,2 miliardi pari al 19%). A livello di singole operazioni, la ipo più grande dell'anno è stata quella di Nexi su Borsa Italiana (2,056 miliardi). Seguita da TeamViewer, Francaise Des Jeux Sa Network International Holdings, e Traton Se. Insieme hanno raccolto 8,7 miliardi, pari a un terzo delle quotazioni totali. Le prestazioni del mercato europeo sono state influenzate dal deterioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalle incertezze legate alla Brexit. Il contesto macroeconomico e geopolitico continua a mantenere elementi di incertezza circa le prospettive future - come peraltro emerge anche dalla Annual global ceo survey presentata a Davos - e questi saranno destinati a condizionare il mercato delle ipo anche nel 2020.