Dopo aver messo in vendita il 49% dei suoi oleodotti, il gruppo saudita Aramco apre ora alla cessione di una parte dei suoi gasdotti. Per l'infrastruttura si sarebbero fatti avanti Brookfield Asset Management, l'operatore italiano Snam, Apollo Global Management, Blackrock, Eig, Global Infrastructure Partners e un investitore cinese sostenuto dallo stato. La vendita è al primo round di offerte. Aramco chiede per la partecipazione più di 15 miliardi di dollari e a breve informerà i possibili acquirenti su chi passerà alla seconda tornata di offerte. Alla gara potrebbero aggiungersi altri contendenti, alcuni (già in pista) potrebbero invece decidere di unire le forze data la dimensione del bene in vendita. Snam, la più grande società di gasdotti in Europa, fa parte di un consorzio che lo scorso anno ha deciso di acquistare una quota da 10,1 miliardi di dollari nella rete di oleodotti di Abu Dhabi National Oil. Per quella operazione Snam collaborò con Gip, Brookfield, il fondo sovrano di Singapore Gic, l'Ontario Teachers' Pension Plan e la sudcoreana Nh Investment & Securities. Aramco è la più grande compagnia petrolifera del mondo e sta cercando di raccogliere decine di miliardi di dollari in vista del dividendo annuale da 75 miliardi di dollari, fonte di finanziamento importante per il governo dell'Arabia Saudita. Il Master Gas System di Aramco è una rete di gasdotti che collega la produzione con i siti di lavorazione in tutto il regno.