Momento d'oro per Nexi che intende chiudere l'operazione con Sia entro fine anno, è avanti rispetto ai piani con l’integrazione di Nets e non esclude di fare nuove acquisizioni in Europa. I piani dell'azienda sono stati confermati dall'amministratore delegato Paolo Bertoluzzo, a margine di un convegno sul fintech ad Amsterdam. Come scrive Carlo Festa sul Sole24Ore, per quanto riguarda l'acquisto di Sia, la Ue ha già dato il suo via libera mentre mancano ancora l'autorizzazione dell'Antitrust italiano, quella delle authority danesi e il via libera finale di Consob. L'istruttoria dovrebbe chiudersi entro metà ottobre. In quel caso la fusione dovrebbe essere perfezionata entro fine anno. Dopo l'operazione l'azionariato di Nexi sarà così suddiviso: Cassa Depositi e Prestiti avrà circa il 17%, Intesa Sanpaolo circa il 16%, mentre i fondi Bain Capital, Advent, Clessidra e Hellman & Friedman circa il 30%. La quota dei private equity è destinata ad essere ridotta nel tempo tramite futuri collocamenti. Nexi intanto guarda alla crescita ulteriore per acquisizioni in Grecia. Dopo l’acquisto del 51% di Alphabank per 150 milioni, il nuovo target è Eurobank. Sara Bennewitz su Repubblica riporta le considerazioni del numero uno dell'azienda. La Grecia, spiega Bertoluzzo, è un Paese attraente per Nexi perché ha caratteristiche simili all'Italia, ha un tessuto economico composto per lo più da piccole aziende, la penetrazione dei pagamenti digitali è ancora bassa e l’ecommerce, che è in crescita, è ancora sotto-penetrato. Per quanto riguarda i settori specifici, Nexi punta a crescere nel merchant book e nell'e-commerce. Nexi gestisce 160 milioni di carte di credito in 25 Paesi. L'azienda dovrebbe annunciare il nuovo piano industriale nel 2022 e intanto ha confermato gli obiettivi 2021 che prevedono per Nexi e Nets una crescita del fatturato del 10% e un aumento del margine operativo lordo dell’11-13% rispetto al 2020.