Le trattative tra James Pallotta e Dan Friedkin su una quota della As Roma sono andate in stand by. Al centro della contesa c'è il futuro stadio. Le due parti, scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, non hanno visioni comuni sulla valutazione economica del club. Per Friedkin il valore del progetto stadio, che è ancora sulla carta (l'iter autorizzativo deve ancora terminare) non va considerato mentre il presidente vuole monetizzare anche quella componente immobiliare per un valore totale della squadra giallorossa superiore a 750 milioni di euro (compreso il debito). La Roma è alle prese con una ricapitalizzazione da 150 milioni di euro e l’offerta di Friedkin già prevedrebbe una significativa iniezione di liquidità. Oltre a una certa cifra l'imprenditore texano però non vuole andare mentre Pallotta, insieme ai soci a lui collegati, vorrebbe uscire dal club monetizzando la partecipazione. Stando ai rumors l'attuale presidente e gli investitori dal 2012 a oggi avrebbero iniettato nel club oltre 250 milioni di euro. Anche alcuni fondi di private equity sono interessati alla squadra. Sono circolati i nomi di Permira, Blackstone, Kkr e Carlyle e almeno tre di loro stanno valutando i conti della squadra. Per lo stesso motivo - ovvero la lontananza di visioni sulla valutazione della squadra tra presidente e potenziali investitori - è sfumato anche l'accordo di cessione della Sampdoria alla cordata Vialli.