Sia ha nominato Jp Morgan come advisor di riferimento per tutte le operazioni straordinarie, compresa l'eventuale quotazione. Lo riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE il quale aggiunge però che, secondo gli addetti ai lavori, una mossa del genere fa più pensare a una aggregazione che a uno sbarco sui listini di Piazza Affari. Sia è attiva nei servizi tecnologici dedicati alle istituzioni finanziarie ed è controllata da Cdp Equity. Per lei Jp Morgan avrà il compito di valutare tutte le opzioni strategiche e già nel recente passato ha studiato delle ipotesi di matrimonio. Il candidato ideale sarebbe Nexi, altro gruppo che opera nel settore dei pagamenti e controllato dai fondi di private equity Advent, Bain Capital e Clessidra. Altre ragioni che fanno propendere per una aggregazione sono: l'attuale emergenza sanitaria e le preferenze del Governo, oltre che della stessa Cdp. Da una parte c'è la diffusione del coronavirus i cui effetti sono percepibili anche sui mercati - e su alcuni settori in particolare - che rende improbabile la quotazione in primavera; dall'altra il gradimento delle istituzioni italiane di avere un grande campione nazionale del fintech. É la società che nascerebbe dalla fusione di Sia e Nexi e potrebbe ritagliarsi il suo spazio nel processo di consolidamento internazionale del settore. L'ultimo deal fintech importante a livello europeo risale ad alcune settimane fa e ha visto Worldline e Ingenico fondersi con un'operazione da nove miliardi. L'anno scorso tra Sia e Nexi erano partiti i primi colloqui informali; ora sarebbero ripresi ma si tratterebbe sempre di contatti preliminari.