Il Governo sta iniziando a vagliare i primi interventi del pacchetto crescita. Le misure sono ancora allo studio ma diversi contributi sono arrivati sul fronte startup e attrazione degli investimenti. Il disegno di legge relativo dovrebbe essere presentato tra febbraio e marzo e molta attenzione ai provvedimenti è posta dal ministero dello Sviluppo economico e dal Movimento 5 Stelle. Tra le proposte c'è l'innalzamento a oltre 25 milioni di euro il limite di patrimonio netto previsto per le società di investimento semplice, una nuova struttura societaria di finanza alternativa istituita lo scorso anno. Si parla inoltre di un irrobustimento delle norme che già oggi consentono visti veloci per chi crea una startup innovativa in Italia con l'aggiunta di nuovi provvedimenti per le multinazionali che, dopo la Brexit, vorranno lasciare il Regno Unito per investire in Italia. Allo studio anche l'idea di fissare un vincolo per fondi pensione e casse previdenziali a investire in asset italiani il 10% del loro attivo patrimoniale. Una opzione che già oggi è attiva con alcuni benefici fiscali, per determinati investimenti come il venture capital. Ulteriori misure dedicate alle startup, sono contenute nella proposta di legge StartAct di Mattia Mor che ha già l'appoggio della maggioranza e che dovrebbe essere incardinata alla Camera nelle prossime settimane. Altri provvedimenti del pacchetto crescita prevedono: una dote da otto milioni per agevolazioni nell'acquisto di modelli d'auto a basse emissioni; semplificazioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici; il prolungamento triennale degli incentivi fiscali per Impresa 4.0 e revisione al rialzo delle aliquote del bonus per gli investimenti in ricerca. I provvedimenti che conterranno queste proposte saranno differenziati e scadenzati da febbraio fino alla prossima legge di bilancio a fine anno.