La Fda americana dà il suo ok a Perfect Day
Semaforo verde per l’ingrediente chiave: la β-lattoglobulina
Mattia Mor, deputato Pd, e Alec Ross, venture capitalist che ha guidato le politiche tecnologiche e di innovazione di Barack Obama e Hillary Clinton, hanno scritto una lettera aperta al quotidiano Corriere della Sera dando suggerimenti al nuovo governo per creare le condizioni per una crescita economica stabile. I tre pilastri su cui si fonda la loro proposta sono innovazione, formazione e giovani. La prima, spiegano, è il maggiore stimolo alla crescita e l’attrazione di investimenti per la creazione di nuove aziende è il maggior fattore di innovazione. Creare startup e fare venture capital in Italia però – ricordano - è più difficile rispetto agli altri Paesi europei. Per questo motivo i due uomini nella loro lettera rispolverano lo Start Act, una proposta di legge sulle startup depositata alla Camera lo scorso anno dallo stesso Mor. Il testo venne presentato anche a Palazzo Marino a Milano, dove per l'occasione intervenne anche il vicedirettore di AIFI, Alessandra Bechi. Nella loro lettera Mor e Ross ripercorrono i punti cardine della proposta di legge che aveva come obiettivo la crescita del panorama del venture capital italiano. Tra le iniziative proposte agevolazioni fiscali agli investimenti privati verso startup e pmi innovative, dedotti o detratti fino al 70% del capitale investito; creazione di fondi di fondi e, ancora, l'obbligo per i fondi pensione e le assicurazioni di investire lo 0,5% dei loro asset in startup e pmi innovative con un credito d’imposta del 30%. Non mancano proposte sul versante delle risorse umane con voucher per incentivare l’assunzione di manager qualificati per le imprese innovative; decontribuzione strutturale per nuovi dipendenti under 45; l’obbligo, per le aziende, di concedere un periodo di aspettativa ai propri dipendenti che volessero mettere in piedi una propria startup; incentivi fiscali a chi rientra in Italia per lavorare in una pmi innovativa e finanziamenti a fondo perduto da 100mila euro per chi porterà in Italia la sua azienda. Infine l'iniziativa prevede incentivi fiscali e fondi destinati alle università che più investono in acceleratori.