Private equity
28 Ottobre 2020

In arrivo l'(ultima) offerta di Cdp e fondi per Autostrade

Atlantia intanto prepara l'assemblea dei soci chiamata ad esprimersi sul percorso di dual track

Cassa Depositi e Prestiti e i fondi Blackstone e Macquarie sono al lavoro sui dettagli della nuova offerta da fare per rilevare l'88% di Autostrade per l'Italia. Entro la sera del 28 ottobre la proposta dovrà arrivare sul tavolo di Atlantia che riunirà il cda e questa volta l'offerta dovrebbe essere vincolante, come chiesto dalla holding. Come scrive il Sole24ORE, seppur definitiva sarà comunque condizionata al verificarsi di alcuni presupposti della due diligence (che nella precedente proposta era indicata in circa 10 settimane) e legata all’approvazione del piano economico-finanziario del gestore (Aspi) per cui però serve ancora tempo. Altre direttive guida dell'offerta dovrebbero essere: l'assetto azionario del veicolo, che resta immutato rispetto alla prima proposta; una governance che assegna a Cdp l'indicazione del vertice di Aspi e ai due fondi azionisti la scelta del cfo di entrambe le società, cioè di Aspi e del veicolo. Inoltre è previsto un aggiustamento di prezzo. Secondo rumors però i soci esteri non vorrebbero alzarlo. Nella proposta preliminare il 100% di Aspi veniva valutato in una forchetta di prezzo compresa tra gli 8,5 e i 9,5 miliardi, lontano dalla valorizzazione di 10-12 miliardi assegnata all'asset dal fondo britannico Tci, secondo azionista di Atlantia con il 10%. La stessa Atlantia definì i termini economici e le relative condizioni dell'offerta non adeguati alla valorizzazione di mercato della partecipazione. Per quanto riguarda l'assetto azionario, a Cdp andrà il 40% del veicolo che dovrebbe rilevare la partecipazione di controllo di Autostrade e ai due investitori il 30% ciascuno. Secondo quanto risulta a Repubblica, l'esborso di Cdp non dovrebbe superare i tre miliardi. Inoltre le fondazioni bancarie, azioniste della Cassa, spingono perché non sia l’importo definitivo ma sia ridotto da una conversione in equity del debito da oltre un miliardo che Autostrade ha nei confronti dell’istituto. I pesi nel veicolo potrebbero in un secondo tempo cambiare con la vendita di una parte del pacchetto, circa il 10%, da parte di Cdp ad altri investitori italiani interessati a entrare nella partita, F2i in testa. Se il board di mercoledì 28 ottobre valutasse l'offerta di Cassa soddisfacente, l'assemblea convocata per venerdì 30 per votare il percorso di dual track - formalmente avviato a fine settembre dalla holding - potrebbe essere posticipata per definire gli accordi.

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