Sembra una storia dall'epilogo già scritto quella della vendita della Torre Velasca da parte di Unipol. La compagnia assicurativa avrebbe concesso l’esclusiva delle trattative ad Hines che avrebbe fatto un'offerta di 150 milioni di euro, distanziando quasi tutti gli avversari. Alla gara erano stati invitati sei gruppi tra cui Blackstone, Merope e un fondo coreano che hanno inviato all’advisor Jll le offerte vincolanti a fine luglio. Fin da subito Hines era risultata favorita rispetto agli altri compratori ma chi ha offerto di più sarebbe la svizzera Artisa, che raccoglie capitali di alcuni family office. Quest'ultima società avrebbe offerto 170 milioni di euro con l'intenzione però di costruire all'interno della costruzione un hotel, opzione difficile da realizzare perché la torre è un edificio storico che deve sottostare ai vincoli della Soprintendenza e a quelli di sicurezza imposti dai Vigili del fuoco.
Il grattacielo è stato disegnato negli anni Cinquanta dallo studio Bbpr. Per la struttura sarebbe il quarto passaggio di proprietà da quando Allianz nel 2002 la vendette ai Ligresti, che la cedettero poi a Unipol. In passato hanno provato a comprare la Torre anche il fondo Orion, Atlantica Sgr e Zhang Jindong, il proprietario dell’Inter.