Negli ultimi otto anni Cvc ha investito in Italia cinque miliardi di euro. Carlo Festa sul Sole24Ore fa una retrospettiva sugli investimenti del fondo nella penisola anticipando anche le prossime sfide, a partire da quella nei diritti tv del calcio. Il fondo britannico è nato nel 1981 come braccio europeo di Citicorp Venture Fund. Il deal maggiore nel nostro Paese risale al 2018 quando Cvc ha rilevato per tre miliardi il controllo di Recordati. La società ha uno dei maggiori veicoli di private equity attualmente in circolazione, cioè un fondo da 21 miliardi per l'Europa e gli Stati Uniti e l'ultimo accordo chiuso in Italia risale a pochi giorni fa. Nel settore della formazione privata infatti ha rilevato totalmente Multiversity, la holding dell'Università telematica Pegaso e dell'Università Mercatorum. Prima dell'estate invece ha preso il controllo di Bip - Business integration partners, società di consulenza valutata 700 milioni. Nel mirino di Cvc ora c'è la Serie A, con un ingresso in minoranza nella media company che dovrebbe racchiudere i diritti tv del campionato. Il dossier per ora è stato accantonato, principalmente per il volere di un gruppo di presidenti di Serie A non totalmente convinti dall'affare, ma resta aperto. Il patto con i fondi partner è scaduto a fine agosto ma potrebbe essere rinnovato nel caso in cui l'operazione tornasse in auge, ricorda il quotidiano economico. Sempre in ambito calcistico, Cvc ha siglato un accordo da 2,7 miliardi nei diritti tv del campionato spagnolo. Tra le due operazioni si potrebbero ottenere delle sinergie commerciali ma c'è chi paventa possibili conflitti di interesse. Seria A e Liga infatti sono concorrenti ai fini della vendita all'estero delle partite dei campionati. Cvc ha una profonda esperienza in ambito sportivo. Negli anni ha investito in: Formula 1, Motogp, rugby (nella Premiership e nel Sei Nazioni) e nella pallavolo internazionale. Altri settori di interesse sono formazione, consulenza e farmaceutica.