È attesa nelle prossime settimane la proposta di Cvc per fare il suo ingresso nel mondo della Seria A. L'investimento si dovrebbe configurare con la creazione di una media company dove il fondo sarà in minoranza con una quota tra il 15% e il 30% e Lega Servizi (in rappresentanza della Lega Calcio Serie A) in maggioranza. Nella newco poi dovrebbero confluire i diritti tv delle partite del massimo campionato italiano a partire dal 2021 e per i successivi dieci anni. Proprio l'anno prossimo tra l'altro scadranno i contratti con Sky e Dazn. La media company, come già anticipato (link1), dovrebbe successivamente andare a contrattare con i broadcaster la cessione di questi per i prossimi anni. Diversi i nodi da scogliere, scrivono Andrea Biondi e Carlo Festa sul Sole24ORE. Il primo è il paletto normativo imposto dalla legge Melandri, che oggi obbliga al bando per i diritti televisivi del prossimo triennio. Poi c'è la questione della governance che regolerà le relazioni tra il fondo e i club rappresentati dalla Lega Serie A. L'obiettivo di questi ultimi è ottenere un flusso di ricavi costante per i prossimi anni, vista anche la crisi nei bilanci delle società ùcalcistiche che la pandemia ha comportato. Il valore dell'operazione dovrebbe essere di 1,6 miliardi di euro che sarebbero subito girati ai club. La proposta verrà meglio definita nelle prossime settimane in parallelo alla questione della ripresa del campionato. Intanto in Germania Angela Merkel ha dato il via libera alla ripresa del calcio a partire da metà maggio mentre in Italia il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha chiarito che al momento è impossibile stabilire una data per il ritorno in campo della Serie A. A questo è legato anche il pagamento di una rata, attualmente sospesa, da 233 milioni da parte di Sky, Dazn e Img (agenzia statunitense titolare dei diritti esteri). Non solo Cvc, anche Blackstone si è avvicinata al mondo della Serie A offrendo finanza alle squadre in difficoltà.