Xenon va al mercato del pesce
Il fondo continua nel suo percorso di aggregazioni
Cvc sta studiando un’offerta rivolta alla Lega di Serie A per valorizzare i diritti tv del calcio italiano. Sull'accordo sarebbero al lavoro da almeno tre mesi uffici legali e banche d'affari. La trattativa prevede il rilancio del campionato all'estero e verte su una cogestione del calcio. In particolare vede la costituzione di una new company che gestisca i rapporti con i broadcaster. Al centro dell'attenzione ci sono ancora i diritti televisivi e i rapporti con i licenziatari di questi. Per quanto riguarda le tv, Cvc si sostituirebbe alla Lega e alle società nella trattativa. I broadcaster avevano concordato con club e Lega sei rate per i pagamenti dei diritti di trasmissione delle partite. L'ultima scade in questi giorni ma le televisioni non vogliono saldare, dato lo stop del campionato. Così c'è chi ha proposto sconti, chi invece posticipi dei pagamenti. La linea sposata dall'assemblea della Lega di Serie A però è non voler cedere ai ribassi. Intanto però l'ente guidato da Paolo Dal Pino ha già calcolato i termini del probabile mancato incasso: se il campionato riprenderà sarebbe di 210 milioni che diventerebbero 440 in caso di stop definitivo alle competizioni. Per una percentuale di minoranza della Serie A, Cvc sarebbe pronta a investire quasi due miliardi di euro e l'accordo avrebbe durata di dieci anni. Altre società nell'ultimo periodo si sono avvicinate alla Serie A proponendosi per sostenere le squadre che dovessero avere un fabbisogno finanziario. Tra queste c'è Blackstone. In campo sportivo Cvc è già attivo: in precedenza ha investito nella Formula Uno, nel Moto Gp e nella Premiership Rugby. Sempre nel mondo della palla ovale nei mesi scorsi aveva intavolato trattative con il Sei nazioni che oggi però sarebbero in pausa. Sul fronte del calcio nei mesi scorsi Cvc stava lavorando al finanziamento di due nuovi tornei "globali": una competizione tra squadre europee completamente nuova e una rinnovata Coppa del mondo.