Cvc Capital Partners ha raggiunto un accordo preliminare con la Liga per accaparrarsi il 10% delle quote del massimo campionato spagnolo, per un controvalore di circa 2,7 miliardi di euro.
L’affare, scrive Alessandra Gozzini sulla Gazzetta dello Sport, era stato ideato e progettato per laSerie A, ma dopo che a novembre l’idea era stata accolta all’unanimità non si è mai realizzata a causa di 7 club (Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Fiorentina, Atalanta e Verona) che hanno deciso di tirarsi indietro.
L’accordo punta a favorire le trasformazioni in atto nel mondo dell’intrattenimento e a massimizzare le opportunità di crescita per i club, con l’obiettivo di eguagliare o superare il business della Premier League nei prossimi 6-7 anni.
Gli investimenti serviranno a migliorare le infrastrutture e la tecnologia, lo sviluppo del marchio e del prodotto, la strategia di comunicazione, il piano di innovazione e di ampliamento dei contenuti su piattaforme digitali e reti sociali e, soprattutto, la nuova liquidità permetterà ai club di acquistare i giocatori più forti sul mercato: un circolo che aumenterà il valore dei diritti televisivi e garantirà ulteriori incassi ai club spagnoli.
Ci sono però quattro club che si sono dichiarati contrari all’affare: si tratta delle big Real Madrid e Barcellona, oltre all’Athletic Bilbao e a un club di Segunda Division. Queste squadre, dunque, non cederanno i propri diritti audiovisivi al fondo di investimento, rinunciando a oltre 300 milioni di euro.
La principale critica mossa dai club contrari riguarda la durata dell’accordo, di cinquant’anni, ritenuta inopportuna date le incertezze e la fragilità del calcio al giorno d’oggi.
Il progetto comprende anche la creazione di una nuova società impegnata in attività commerciali parallele, esattamente come auspicato per la Serie A, che aveva la possibilità di essere il primo campionato a risollevarsi trovando la liquidità che mancava.
Il progetto fondi nel Belpaese non è ancora perso del tutto, ma ora più che mai occorre fare in fretta. Va ricordato che Cvc avrebbe investito nella Serie A come socio di un consorzio che comprendeva anche Advent e Fsi.