Private equity
20 Ottobre 2020

Bain, Dea Capital e tutti gli altri che vogliono i palazzi di Project dream

Il percorso per arrivare alla cessione è ancora lungo

A inizio ottobre sono arrivate le offerte non vincolanti per i palazzi messi all'asta da Enpam. Secondo quanto riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE all’advisor sono arrivate diverse offerte tra cui quella della cordata composta da Bain Capital, Hines, Davidson Kempner e Prelios (ma è attesa la formazione di altri consorzi) e di gruppi come Patrizia Immobilien, Jp Morgan, Dea Capital e il fondo Apollo. L'ente nazionale di previdenza dei medici e degli odontoiatri ha messo all'asta il portafoglio – ribattezzando l'operazione Project dream - a inizio anno ma poi ha sospeso la vendita a causa della pandemia. L’operazione è complessa e i tempi si preannunciano lunghi: il compratore dovrà essere disposto a sborsare tra gli 800 milioni e un miliardo. Inoltre, riferisce sempre il quotidiano economico, per arrivare alle offerte vincolanti bisognerà fare una due diligence sui tanti immobili che il portafoglio comprende (asset direzionali, hotel, proprietà retail un polo logistico e persino una caserma), che potrebbe costare complessivamente fino a due milioni di euro. Solo chi sarà veramente motivato supererà questo passaggio. C'è poi una questione fiscale che potrà essere risolta solo con la presenza di una sgr nella cordata.

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