Ultimi dettagli all’offerta di Cdp e Macquarie per la rete di Tim (Netco). La proposta, scrive il Sole 24Ore, viene considerata appetibile e concorrenziale rispetto a quella di Kkr perché migliorativa nella parte di cassa per Tim. La differenza tra le due proposte sarebbe di circa 1,5-2 miliardi di euro, sulla base dei 10 miliardi di euro messi sul piatto da Kkr. Nell'offerta di Cdp e Macquarie una parte dello schema farebbe leva sul conferimento - in un secondo momento - di Open Fiber cui è attribuito un equity value di cinque miliardi. L'obiettivo è arrivare a un'offerta, attraverso un veicolo (e non più tramite Open Fiber come nella versione legata al mou di fine maggio) prima del 24, data in cui il cda Tim dovrà esaminare l'offerta di Kkr. Per la definizione finale sarà comunque necessario il via libera del Ministero dell'Economia e delle Finanze anche se, secondo indiscrezioni di mercato, ci sarebbe già un ok politico. Uno degli aspetti da valutare inoltre sarà il gradimento delle offerte da parte del socio Vivendi che sarebbe più propenso a un “take private”, scrive il quotidiano. Con l’arrivo dell’offerta di Cdp e Macquarie ci sarà anche da capire quale sarà l’accoglienza da parte di Kkr: il fondo americano potrebbe decidere di rilanciare - opzione più quotata - o mettersi dalla parte del venditore e monetizzare. Kkr è già azionista al 37,5% di Fibercop, la scatola con la rete secondaria di Tim.