Atlantia chiama, i grandi fondi rispondono. Ai consulenti finanziari dell'azienda (Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi) sono arrivate le offerte non vincolanti dei potenziali investitori per Telepass. La documentazione agli acquirenti interessati è stata mandata a metà luglio, attualmente proposte d'acquisto sono arrivate da dieci grandi fondi internazionali e da una cordata tricolore composta da Fsi-Sia-Generali. Lo riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE. Atlantia cederà una quota di minoranza qualificata (fino al 30%) e incasserà la liquidità proveniente dalla vendita. L'obiettivo della famiglia Benetton è trovare un socio (o una cordata di investitori) che porti anche know how del settore. Per questo motivo verrà selezionata una rosa di candidati. Partecipano al processo competitivo grandi fondi di private equity come General Atlantic, che da poco ha dato il benvenuto tra i suoi advisor a Vittorio Colao, Warburg Pincus, Partners Group, Kkr, Tpg, Advent e Bain Capital. Tutti in passato hanno già investito nel settore tecnologico. Telepass ha più di sei milioni di clienti, muove un volume totale di pagamenti pari a 6,4 miliardi di euro e per il 2018 ha 200 milioni di ricavi previsti. Venne acquistata da Atlantia nel dicembre 2016 per 1,1 miliardi di euro da Autostrade per l’Italia (che possedeva il 96,15%) e Autostrade Tech (con il restante 3,85%) e, secondo alcune stime, la valutazione attuale della società potrebbe arrivare a circa due miliardi di euro. La vendita della quota arriva dopo un percorso di crescita della società in Europa: in Italia, i suoi sistemi di pedaggio sono utilizzati su quasi 6mila chilometri di autostrade ma il gruppo ha accordi anche in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia.