Il gruppo di gioco regolamentato Sisal ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione al listino principale (Mta) e ha richiesto a Consob l'autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all'ammissione a quotazione delle azioni. L'operazione prevede un'offerta da realizzarsi mediante un collocamento istituzionale rivolto esclusivamente a investitori istituzionali in Italia e all'estero. Come scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, sono in vendita le azioni del veicolo Schumann Investments, indirettamente controllato da Cvc Capital Partners. L'offerta prevede anche la concessione di un'opzione greenshoe. La potenziale valutazione del gruppo sarebbe superiore ai due miliardi di euro e l'ipo è prevista entro il gennaio del 2022. L'operazione di collocamento sarà avviata subordinatamente al rilascio del giudizio di ammissione a quotazione da parte di Borsa Italiana e al rilascio dell'autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo da parte di Consob. Sisal ha chiuso i primi sei mesi del 2021 con ricavi per 263,6 milioni di euro. I ricavi del 2020, che ancoraincludevano Mooney, sono stati invece di 827,9 milioni, con una perdita di 40,3 milioni e un debito finanziario netto di 1,03 miliardi. Mooney è la ex società di pagamenti Sisal Pay, nata da uno scorporo da Sisal e l'integrazione con Banca 5. Anche questa azienda sta guardando a una quotazione a Piazza Affari nella primavera del 2022. Come ricorda La Stampa, non è la prima volta che Sisal prova a sbarcare in borsa. Tentò nel 2014 ma si ritirò all'ultimo per le allora avverse condizioni di mercato. Due anni dopo per un miliardo di euro il gruppo finì al 100% in mano a Cvc, il fondo di private equity che oggi vuole monetizzare in parte il suo investimento.