Cassa depositi e prestiti starebbe studiando un'uscita da Quattror e Fsi, un'operazione, quest'ultima, che da sola potrebbe valere 500 milioni di euro. La mossa è in linea con il piano strategico presentato a novembre da Dario Scannapieco che, oltre a tracciare un nuovo focus su reti e infrastrutture, ha trasformato in potenzialmente non strategiche altre operazioni attualmente in corso come quelle nel private equity, scrive MF. Cdp equity detiene una partecipazione di minoranza al 40% di Quattror e il 39% di Fsi. Le trattative per il disimpegno da quest'ultima sarebbero in corso. L'obiettivo è arrivare a un accordo nel giro di poche settimane. L'intenzione da parte del management è rilevare la partecipazione di Cdp. Più complesso il discorso sulle masse in gestione, dice il quotidiano economico. Il 39% degli asset corrisponde circa a 550 milioni. Fsi starebbe cercando uno o più acquirenti che rilievi la posizione di Cdp. Secondo gli operatori un subentro di un investitore, che comprerebbe quindi sul mercato secondario del private equity, implicherebbe uno sconto sui valori intorno al 10-15% portando la cifra più vicina ai 500 milioni.