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16 Dicembre 2024

Nb Aurora annuncia il delisting

Varata la trasformazione societaria

II consiglio di amministrazione di Nb Aurora, veicolo di permanent capital quotato sul segmento Euronext Miv Milan e focalizzato sugli investimenti in pmi non quotate, ha approvato la trasformazione di Aurora da fondo chiuso a fondo semi-liquido ever-green di durata inferiore che prevede modifiche alla struttura del fondo, al regime di trasferibilità delle azioni e alle politiche di Aurora per consentire agli investitori, una volta all'anno, di riscattare le proprie azioni di Aurora. Il passaggio, scrive Mf, è pensato per aumentare la liquidità dei titoli di Classe A di Aurora, attualmente quotati. Se il passaggio verrà approvato dai soci, Aurora lascerà, dopo sei anni, Piazza Affari. Si tratta del quinto delisting annunciato questa settimana e il 27° da inizio anno. Il Miv è un settore di Piazza Affari riservato agli investitori istituzionali e professionali, come gli azionisti di Aurora, per lo più asset manager fondi pensione e banche. Il fondo nasce come spinoff, nel 2015, delle attività di private equity di Intesa Sanpaolo, che era stato reso possibile proprio grazie al supporto di Neuberger Berman. L’operazione di oggi segue il buyout, lo scorso maggio, in seguito al quale il controllo della società è passato da Neuberger Berman al management, che sinora possedeva una quota di minoranza, mentre ora l’asset manager americano è passato a detenere una quota minoritaria. A seguito della trasformazione, le azioni di categoria A non saranno più liberamente trasferibili a causa di un periodo di lock-up per 120 giorni durante il quale tali azioni non potranno essere trasferite e del consenso obbligatorio del consiglio di amministrazione per effettuare qualsiasi trasferimento di azioni di Classe A dopo la scadenza del periodo di lock-up. Le modifiche allo statuto richiederanno l'approvazione degli azionisti di Aurora in occasione di un'assemblea straordinaria e sarà necessaria una maggioranza di almeno due terzi dei voti validamente espressi e un quorum superiore alla metà del capitale sociale. La trasformazione, e in particolare le modifiche allo statuto, comporterebbero il delisting delle azioni di Classe A dal Miv per incompatibilità con lo status di società quotata. La strategia di investimento (growth capital investment, con una governance attiva, in private and family-backed piccole e medie imprese leader italiane con ricavi compresi tra circa 30-300 milioni di euro e orientate all'export) e la politica dei dividendi (finalizzata a un ritorno a doppia cifra nel lungo termine) attraverso il pagamento di dividendi generati dalla realizzazione di capital gain e pari a un ammontare tra il 50% e il 100% dell'eventuale eccedenza tra l'adjusted cost value e il floor capital di Aurora, rimangono invariate. In una intervista al Sole 24ore, Patrizia Micucci, co-founder e senior partner di Nb Aurora, ha commentato la scelta di delistarsi dicendo che sul segmento, dedicato ai veicoli di investimento e riservato ai professionali, non c'è trading e liquidità, e quindi per gli investitori è difficile vendere le loro azioni, penalizzati dalla scarsità di scambi. Oltretutto sul Miv non si sono più quotati altri veicoli dello stesso tipo.

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