Vertis ha di recente lanciato un nuovo fondo di venture capital, Vertis Venture V Scaleup, con l’obiettivo di raccogliere 100 milioni di euro da investire in startup in fase avanzata e piccole e medie imprese innovative. Lo scrive Alessandra Puato sul Corriere della Sera, aggiungendo che la raccolta per la prima tranche da 40-50 milioni è partita nei giorni scorsi e dovrebbe concludersi a inizio giugno. La seconda invece dovrebbe arrivare entro la fine del 2022. Sono attese casse previdenziali e fondazioni bancarie come investitori. Vertis, nata nel 2009 con un focus sul Sud Italia, si sta espandendo in tutta la Penisola ed ha investito finora 95,2 milioni di euro in 57 aziende, di cui il 70% al Sud, su 165 milioni raccolti. Il nuovo fondo ha l’obiettivo di investire tra i tre e i sette milioni in 14-15 giovani aziende, per quote di minoranza intorno al 20-25%. La permanenza media nel capitale prevista è di quattro o cinque anni ma potrebbe essere più lunga, e l’amministratore delegato e cofondatore Amedeo Giurazza ha dichiarato di avere già in programma tre investimenti per un totale di nove milioni di euro. Il Ceo ha aggiunto che entro luglio sono previste tre cessioni di startup in portafoglio per una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Inoltre, Vertis si è detta pronta ad accogliere nuovi investitori qualificati e istituzionali per un aumento di capitale del 9-10%. L’obiettivo del fondo è quello di ottenere un rendimento annuo dell’11-12%, con un ritorno complessivo di 1,8 volte il capitale investito. Per le startup tecnologiche il periodo del Covid rappresenta una fase di fioritura, vista la maggiore disponibilità di capitali.