Gli azionisti della società specializzata in diagnostica polmonare Mir hanno deciso di aprire il capitale a nuovi investitori e, come scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, ora l'operazione sarebbe passata alla fase due. In un primo momento si erano fatti avanti una decina di fondi di private equity e qualche gruppo industriale. Ora per continuare la gara sono stati scelti tre soggetti, tra cui due fondi italiani specializzati in pmi e uno estero. La vendita dovrebbe terminare entro fine anno e attribuire all'azienda una valutazione tra i 30 e i 40 milioni di euro. Mir è un gruppo romano nato negli anni 90 che fa capo a due azionisti privati: Siro Brugnoli e Paolo Boschetti. Il nuovo socio dovrebbe entrare con una maggioranza di circa il 70% mentre gli attuali investitori rimarranno con una minoranza. Le risorse fresche serviranno a rafforzare la presenza estera di Mir, che già oggi realizza l'80% del suo fatturato fuori dai confini italiani. La crescita sarà sia organica sia per acquisizioni. La società è tra gli innovatori nel settore della spirometria e ha lanciato un particolare apparecchio chiamato smart machine, utilizzato in casa per monitorare lo stato polmonare, interfacciandosi con il medico tramite un'app. Questi prodotti con il Covid hanno avuto un forte aumento delle vendite a livello mondiale e un terzo del fatturato di Mir viene generato da questa nuova tecnologia. Il suo giro d'affari si aggira sui 15 milioni di euro ma dovrebbe raddoppiare nel giro di poco tempo.