Dopo dieci anni di crisi riparte Koelliker. La storica concessionaria di automobili ha inaugurato il suo nuovo corso grazie a una complessa operazione di ristrutturazione in cui un club deal organizzato dalla finanziaria Canova ha rilevato la parte equity, mentre Carval ha comprato debiti bancari e immobili. Il gruppo, nato nel 1936, con 1,8 milioni di veicoli venduti in Italia, era entrato in crisi nel 2007, quando era emerso un debito bancario da 840 milioni di euro dovuti a 24 istituti; la società ha attraversato numerosi step prima di giungere all’attuale riorganizzazione aziendale e finanziaria. Lo scorso 26 luglio è stata siglata l'intesa che ha visto il team di investitori rilevare il 93,5% del capitale della concessionaria auto tramite la newco Konki. Le quote rimanenti sono andate a Luigi Koelliker per il 5% e Luca Ronconi per l'1,5%. Mentre il private equity con sede a Minneapolis Carval ha comprato dalle 18 banche finanziatrici il debito a medio lungo termine (di 78 milioni) e quello a breve (pari a 51,6 milioni). Poi attraverso un fondo immobiliare di nuova costituzione ha comprato gli immobili del gruppo andando ad annullare i crediti a medio termine. Il veicolo è stato a sua volta sottoscritto da altri fondi gestiti da Carval. A seguito di queste operazioni, Koelliker raggiunge un patrimonio netto di oltre 37 milioni di euro