Kedrion, azienda biofarmaceutica italiana attiva nel settore dei plasma-derivati, sta guardando con interesse a Bio Products Laboratory: gruppo britannico molto presente anche negli Stati Uniti (dove Kedrion realizza già il 44% del suo fatturato). Come scritto da Carlo Festa sul Sole24Ore, su Bio Products Laboratory è in corso un processo competitivo che dovrebbe chiudersi tra ottobre e novembre. Bpl è un'ex azienda statale inglese, è attiva nei prodotti derivati dal plasma e ha un giro d'affari attorno ai 400 milioni di euro. Oggi appartiene al gruppo cinese Creat Group che, in un settore similare, possiede anche la tedesca Biotest. In passato Bpl ha avuto come socio di maggioranza Bain Capital che nel 2016 ha preso il controllo dell'azienda, lasciando il Governo britannico in minoranza. A inizio 2021, ricostruisce il Sole24Ore, le autorità americane, vista la forte presenza di Bpl negli Usa e la strategicità del settore, avrebbero chiesto a Creat Group di cedere le due controllate entro la fine dell'anno. Diversi private equity puntano ad acquisirla ma Kedrion parrebbe essere il gruppo strategico in grado di realizzare le maggiori sinergie. L'azienda toscana è controllata dalla famiglia Marcucci e partecipata da Cdp Equity (dal 2012) e Fsi (entrato nella compagine azionaria nel 2019 con una fetta del 25%). In Kedrion a fine 2020 è arrivato un nuovo ad, l'americano Val Romberg, per crescere ulteriormente, anche per vie esterne. L'obiettivo è trasformare l'azienda della famiglia Marcucci in un leader dalla portata globale nel settore dei plasmaderivati. L'acquisizione di Bio Products Laboratory farebbe aumentare di circa il 50% il giro d'affari di Kedrion, che già si aggira sui 900 milioni di euro.