Eni ha aperto negli Stati Uniti, in Massachusetts, una sua nuova filiale dedicata a innovazione e venture capital. Il centro si chiama Eni Next si trova in State Street, nel centro di Boston, e a guidarla è stato chiamato Roberto Casula, già chief development, operations & technology officer della compagnia petrolifera italiana. Il centro è operativo da agosto e ha già fatto due investimenti: in Form Energy e in Commonwealth Fusion Systems. La prima, fondata da Marco Ferrara e specializzata nello sviluppo di batterie economiche e a lunga durata per lo stoccaggio di energia, a fine agosto 2019 ha chiuso un aumento di capitale da 40 milioni di dollari. Eni è stato il principale investitore del round a cui hanno preso parte anche Macquaire Capital e Breakthrough Energy Ventures (Bev), il fondo energetico lanciato da Bill Gates. Quest'ultimo fa compagnia a Eni anche nell'azionariato di Commonwealth Fusion Systems, spin-off del Mit che punta a costruire il primo impianto industriale per produrre energia dalla fusione nucleare. La startup fino a ora ha raccolto 150 milioni di euro, un terzo dei quali messo a disposizione dal gruppo italiano. Eni Next, scrive MF- Milano Finanza, negli Stati Uniti va alla ricerca di tecnologie utili non solo a migliorare esplorazione e sfruttamento dei giacimenti, ma anche a diversificare le proprie attività dal petrolio. Complice la partnership di lunga data con il Mit, avviata nel 2008. Per ora le operazioni di Eni Next si sono concentrate sull'aerea di Boston ma in futuro la società estenderà il suo raggio di azione; è infatti prevista l'apertura di due altre sedi: nella Bay Area di San Francisco e a Londra per investire in startup europee. Per quanto riguarda la collaborazione con il Mit, 12 anni fa Eni impegnò 50 milioni di dollari per diventare membro fondatore della Mit Energy Initiative, un hub per la ricerca su un futuro energetico sostenibile a basse emissioni di carbonio. Bev, guidato da Gates, raccoglie investitori di primo ordine tra cui Jeff Bezos, Michael Bloomberg, Richard Branson, Jack Ma e Masayoshi Son. La società nei mesi scorsi ha puntato anche su Sierra Energy che sta studiando una tecnologia rivoluzionaria per trasformare i rifiuti in energia pulita e rinnovabile.