Il gruppo romano della sanità privata Garofalo Health Care ha sottoscritto un'operazione di finanziamento per un importo complessivo di 275 milioni di euro. Come scrive Il Sole 24Ore, hanno partecipato all'operazione alcuni istituti di credito (Unicredit, Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas - anche con ruolo di banca agente - Mps) oltre ad alcuni investitori istituzionali (Cdp, F2i, Anima Alternative, Mediolanum Gestione Fondi, Arca - queste ultime già presenti nel capitale dal momento dell'ipo in Borsa nel 2018). L'operazione, scrive Mf, si compone di 130 milioni di rifinanziamento delle linee bancarie esistenti e di 50 milioni di prestito obbligazionario non convertibile con un private placement. A queste si aggiunge una linea bancaria revolving da 25 milioni per le esigenze di breve termine e una capex fino a 70 milioni (con Cdp che partecipa anche su questa) che servirà per lo sviluppo organico e per l'm&a. Azionista di maggioranza di Garofalo Health Care con il 63% è l'amministratore delegato Maria Laura Garofalo. Nel capitale ci sono anche la Fondazione Enasarco (con il 5,28%) ed Enpam (con poco meno del 5%). L'operazione consente di rimodulare la struttura finanziaria dell'azienda per proseguire la crescita interna ed esterna. La nuova operazione di rifinanziamento, scrive Il Messaggero, consente al gruppo romano di dotarsi di nuove risorse finanziarie per proseguire in maniera flessibile ed efficiente nella propria strategia di crescita con risorse utilizzabili sia per finanziare nuove acquisizioni sia per supportare investimenti su strutture esistenti. Dalla quotazione a oggi la società ha realizzato 11 acquisizioni e ora vuole accelerare. Sul tavolo ci sarebbero già alcuni dossier, una operazione potrebbe essere chiusa entro l'anno. Ghc detiene circa il 90% degli immobili delle 37 strutture sanitarie che gestisce in otto regioni. Il patrimonio vale circa 300 milioni ed è confluito in una nuova società, Ghc Real Estate, oggi interamente controllata dal gruppo.