Private equity
12 Giugno 2020

Cerberus a gamba tesa su Commerzbank

Il fondo chiede un cambio di rotta e due seggi nel consiglio di vigilanza

 Insoddisfatto della direzione che l'istituto ha preso, Cerberus ha inviato una lettera indirizzata al presidente di Commerzbank, Stefan Scmittmann. Il fondo nel documento chiede di potere nominare due nuovi membri nel consiglio di vigilanza e di fare cambiamenti significativi nel consiglio di amministrazione e nel piano strategico della società, a partire da ulteriori tagli sui costi. Cerberus attacca il top management definendolo negligente e arrogante, concentrato a far crescere ricavi non redditizi e senza determinazione di tagliare i costi. L'iniziativa del fondo attivista, che chiede una risposta alla missiva entro il 12 giugno, potrebbe preannunciare un intervento più radicale nella banca tedesca. Il documento infatti solleva anche l’ipotesi di una contromossa dell’azionista nel caso in cui la banca si rifiutasse di nominare i suoi rappresentanti. Cerberus è il secondo azionista di Commerzbank, seconda banca tedesca, e detiene da tre anni il 5%. La banca però è ancora parzialmente controllata dallo Stato dopo il salvataggio durante la crisi finanziaria del 2008 e oggi fa capo al governo tedesco per più del 15% del capitale. Dal 2017, anno dell'entrata del fondo americano, le azioni della banca sono scese circa del 60%. Questo potenzialmente equivale a una minusvalenza di 400 milioni di euro per il fondo americano. Nel primo trimestre dell'anno Commerzbank ha registrato una perdita di 250 milioni, dovuta in parte ad accantonamenti per 500 milioni necessari ad assorbire l'impatto della pandemia. Inoltre, sintetizza Reuters, l'istituto ha sospeso i dividendi per il 2019, cambiato idea sulla vendita della banca polacca Mbank, subìto tagli di rating del credito e perso un contratto di sponsorizzazione di lungo corso con una squadra di calcio locale. Cerberus detiene anche una partecipazione del 3% in Deutsche Bank. Lo stato tedesco in passato ha provato più volte a valorizzare la sua quota in Commerz tramite una fusione tra le due, creando così un campione del credito nazionale. Quest'idea l'anno aveva scorso aveva trovato un appoggio anche in Cerberus ma il progetto fu poi abbandonato.

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