Il marchio di moda maschile Zilli, in mora dal 2 giugno, è stato messo in amministrazione controllata dal tribunale del commercio di Lione il 29 settembre, come riporta Fashion Network. L'azienda è di proprietà della famiglia fondatrice, gli Schimel. Ora sono stati nominati due amministratori giudiziari e la proprietà è alla ricerca di investitori o acquirenti in grado di supportare l’azienda e rilanciarla. Il termine per presentare le offerte di acquisto è il 29 ottobre. Questa non è la prima difficoltà per la maison francese. Nel 2016 Zilli è stata oggetto di una procedura di salvaguardia sfociata in un piano di tutela dell’occupazione per l’anno successivo. A fine del 2017, lo specialista in turnaround aziendali Arnaud Marion ha acquisito una partecipazione del 38% del capitale. Zilli possiede un atelier di confezione a Dardilly (Francia) e due filiali produttive in Italia (per abiti e camicie), oltre a una rete di 60 punti vendita tra Francia ed estero. Zilli ha chiuso l’anno fiscale 2020 con 31,5 milioni di euro di fatturato, in calo di oltre il 30% rispetto al 2019. L'azienda è impegnata in un piano di diversificazione: nel 2020 ha lanciato un marchio di abbigliamento sportivo, sta ampliando la sua gamma di profumi e dovrebbe lanciare la linea Zilli Casa entro fine anno.