Wirecard North America, unità dell'omonima società tedesca di fintech, prende le distanze dalla casa madre in difficoltà. Lunedì ha dichiarato di essere alla ricerca di un acquirente. Una decisione che arriva pochi giorni dopo la dichiarazione di insolvenza di Wirecard Ag e l'arresto dell'ex ceo. La divisione degli Stati Uniti, acquistata nel 2016 e precedentemente nota come Citi Prepaid Card Services, ha affermato che una banca di investimento sta coordinando il processo. L'azienda non ha fornito ulteriori dettagli sulla vendita ma ha puntualizzato di essere un'entità legale e commerciale separata da Wirecard Ag e di essere "sostanzialmente autonoma" dalla società tedesca, aggiungendo anche di rimanere "autosufficiente". Tutto questo per sottolineare che le vicende che stanno coinvolgendo la tedesca Wirecard non hanno alcun impatto sul processo decisionale e finanziario dell'azienda statunitense. La parabola discendente di Wirecard è iniziata nei giorni scorsi dopo segnalazioni di irregolarità contabili per oltre due miliardi di dollari. Gli effetti di questa presunta frode si sono fatti sentire anche in Italia quando nel weekend 235mila carte di debito emesse dall'azienda come “issuer” per conto di altre società sono state bloccate.