Oltre un miliardo di persone non ha accesso all’acqua pulita
e muore per questo così tre ragazzi hanno pensato, nel 2013, a Watly un
computer termodinamico che è in grado di depurare fino a 500 litri di acqua al
giorno e grazie a dei pannelli fotovoltaici può generare energia in grado di
movimentare la macchina e di ricaricare altri dispositivi come pc o telefonini.
Un prototipo della startup è già stato testato nel Ghana dove Watly ha potuto
aiutare un villaggio fornendo tre litri di acqua al giorno per abitante oltre
all’energia per i dispositivi e per l’alimentazione di un pozzo per l’acqua. In
questi pochi anni di vita Watly ha già vinto innumerevoli premi e ha ricevuto
un finanziamento da due milioni di euro dall’Unione Europea. Oggi la startup
cerca fondi attraverso una campagna di crowdfunding per poter mettere in
produzione un Watly di 40 metri di lunghezza in grado di aiutare 3mila persone
per almeno 15 anni. Il progetto piace molto e anche DIsocvery Channel vuole
realizzare un documentario per raccontare la storia di una startup di successo
e di altruismo.