Mercoledì 24 febbraio hanno trovato posto a Wall Street tre nuove tecnologie: stampanti 3D, robot da magazzino e taxi volanti, grazie alla fusione con una Spac delle tre aziende che li producono o che vorrebbero farlo a breve. Secondo diversi analisti le Borse sarebbero prossime al picco, e il fatto che si stiano moltiplicando gli annunci di combinazione tra Spac statunitensi e imprese promettenti ne sarebbe la riprova. Infatti, soltanto nei primi 45 giorni del 2021 ci sono state ben 145 nuove Spac. Questa finestra di mercato favorevole è una grande opportunità per alcune startup che, pur essendo in strutturale perdita, stanno ricevendo delle valutazioni in vista dei loro piani futuri piuttosto che sulle reali aspettative di crescita. Nello stesso momento azionisti, private equity, fondi sovrani e venture capital stanno alleggerendo le proprie posizioni con elevate plusvalenze grazie all’euforia di risparmiatori che stanno cercando l’affare della propria vita, ma potrebbero trovarsi nel portafoglio di investimenti solo bolle. Un dato interessante a questo proposito: uno studio di Renaissance Capital ha rilevato che tra il 2015 e il settembre 2020 meno di un terzo di tutte le Ipo di Spac ha avuto rendimenti positivi.