Secondo rumors riportati dal Wall Street Journal il magnate Leslie Wexner starebbe valutando di vendere il marchio di biancheria intima Victoria’s Secret. Ancora non si sa se la vendita riguarderà l'intero brand o solo una parte di esso. La “lingerie degli Angeli” (così sono chiamate le sue modelle) negli ultimi anni ha dovuto affrontare un calo nelle vendite e attacchi anche sul fronte reputazionale e nel 2019 ha anche annullato la sfilata-spettacolo, considerata il momento clou dell'anno per il marchio. Nel 2018 Victoria’s Secret ha registrato vendite per 7,375 miliardi, in calo rispetto ai 7,387 miliardi dell’anno precedente, confermando il trend negativo degli ultimi tempi, ma rappresentando ancora quasi la metà delle entrate della holding proprietaria L Brands. Wexner è il fondatore di marchi come The Limited e Abercrombie & Fitch e possiede il 13,24% del capitale di L Brands. Nell'azionariato della holding ci sono anche tre grandi operatori del risparmio gestito: Vanguard (con il 9,39%), Primecap (6,72%) e Blackrock (6%). Già in passato alcuni investitori di L Brands come il fondo attivista Barington Capital Group avevano fatto pressioni perché aziende che crescono di più come Bath and Body Works venissero separate da altri marchi. Wexner, classe 1937 - aggiunge sempre il Wsj - starebbe anche pensando di dimettersi dalla sua carica di ceo di L Brands, con la possibilità di restare nella società come presidente. Victoria’s Secret era stata acquistata nel 1982 dal fondatore Roy Larson Raymond per un milione di dollari.