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3 Settembre 2020

Un salvagente anglo-olandese per il terminal contenitori di Cagliari

E' arrivata una proposta per gli spazi lasciati da Contship

Si accende una speranza per i 200 lavoratori del Porto canale di Cagliari licenziati dopo che la società di gestione Contship ha lasciato la banchina per concentrarsi su altri porti mediterranei. La Pifim group, società di diritto inglese fondata e guidata dall'italiano Davide Pinna, ha avanzato all'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna una proposta per il terminal contenitori che così potrebbe tornare a operare. L'offerta è stata presentata con la Port of Amsterdam international e prevede un piano di investimenti per 180 milioni. Pifim, scrive Raoul de Forcade sul Sole24ORE, è una holding con diverse società attive in vari mercati, direttamente o con joint venture e venture capital, ma non avrebbe particolare esperienza nel settore terminalistico. Il gruppo ha risposto a una call internazionale di partecipazione per l'aggiudicazione della gestione del porto canale bandita dall'Authority nel dicembre 2019. Una nota spiega i prossimi passaggi. L'offerta verrà valutata da una commissione tecnica appositamente costituita dall'Adsp. Una volta analizzata la completezza dell'istanza e la rispondenza alle finalità di sviluppo dei traffici seguirà la pubblicazione della domanda per un periodo di almeno 60 giorni. Entro questo termine potranno presentare richieste in concorrenza o eventuali osservazioni e opposizioni anche altri soggetti interessati. L’area è costituita da quasi 400mila metri quadri di piazzali, per una superficie totale di 900mila metri quadri, a cui vanno aggiunti i 1,600 metri di banchine con fondali di sedici metri, diversi fabbricati e un punto di ispezione frontaliero. C'è poi la possibilità di locare o acquistare dal Consorzio industriale provinciale di Cagliari il relativo parco gru e mezzi per la movimentazione. Infine c'è una Zona franca doganale interclusa e un collegamento alla istituenda Zona economica speciale di oltre 1,600 ettari. Contship ha lasciato la banchina nell'estate 2019 e per i lavoratori si è attivata la cassa integrazione, appena scaduta. Nei giorni scorsi a Roma c'è stato un incontro convocato dal ministero per lo Sviluppo economico dove si sono ritrovati Regione, sindacati e Contship in cui è stato chiesto di rivalutare l'ipotesi di blocco dei licenziamenti, i quali però sono stati confermati. Tra i criteri di valutazione dell'istanza sarà quindi fondamentale anche il piano occupazionale. Il nuovo concessionario dovrà impegnarsi a garantire il riassorbimento del maggior numero possibile di lavoratori impiegati dal precedente terminalista.

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