Officine Maccaferri ha dichiarato di avere ricevuto una manifestazione di interesse avente ad oggetto possibili operazioni di acquisizione da parte di un potenziale secondo investitore. Massimo riserbo sul nome e sulla tipologia di offerta. La società ora intende chiedere l’autorizzazione al tribunale di Bologna a un’operazione di finanziamento mentre proseguono i colloqui tra il socio unico Seci e il gruppo di investitori guidati da Carlyle e raccolti in Ad Hoc Group che detengono la maggioranza delle obbligazioni senior Maccaferri. Il consorzio di fondi all'inizio dell'estate aveva presentato un piano di salvataggio che però è stato rigettato perché secondo i giudici aveva tassi di interesse e costi troppo alti e rischiava di penalizzare gli altri creditori. Ora Ahg sarebbe al lavoro per presentare un nuovo piano di salvataggio con condizioni migliorative. Officine Maccaferri è il gioiello della holding bolognese Seci: attiva da oltre un secolo nell'ingegneria ambientale, comprende 70 aziende nel mondo, 2,700 dipendenti e fa quasi mezzo miliardo di ricavi (più o meno la metà del fatturato della galassia Seci). La realtà è sana dal punto di vista operativo ma lo scorso maggio è finita in concordato preventivo e deve fare i conti con oltre 250 milioni di indebitamento, di cui 190 milioni rappresentati da un bond che l’azienda ha lanciato nel 2017 e in scadenza a giugno 2021.