La catena di ristoranti americani a tema Dave & Buster’s Entertainment è in trattative con una società di private equity per una potenziale vendita di quote. La forma di finanziamento al vaglio è di tipo “pipe”, ovvero investimento privato in public equity e, in seguito alla firma dell'accordo, la società di buyout otterrà una partecipazione significativa nella catena di ristoranti americani. Anche Dave & Buster’s deve fare i conti con il coronavirus: dal 20 marzo, le 137 sedi negli Stati Uniti sono state chiuse e il gruppo  - che ha un valore di mercato di 307 milioni di dollari e un debito a lungo termine di oltre 650 milioni - sta negoziando con i fornitori e i locatori per ridurre al minimo le spese. Tra i tagli già effettuati, è stato mandato a casa il 90% del personale aziendale e di gestione dei negozi e ha annullato i compensi del consiglio di amministrazione per tutto il 2020. Il private equity aiuterà Dave & Buster’s a migliorare la sua linea di credito e la liquidità in generale. La società ha già dei fondi come soci e a inizio anno, Kkr aveva annunciato di avere portato la sua partecipazione di minoranza al 10,7%. Il mese scorso i ristoratori statunitensi hanno chiesto alla Casa Bianca e al Congresso almeno 325 miliardi di dollari in aiuti per superare la crisi del coronavirus. In caso contrario l'industria potrebbe perdere quasi la metà dei suoi 15,6 milioni di posti di lavoro e un quarto dei ricavi annuali.