Corrado Passera, amministratore delegato di Illimity, si è fatto promotore di un documento che prova a raccogliere in modo sistemico tutte le principali leve da attivare per superare la doppia emergenza da coronavirus in Italia, sanitaria e economica. In un editoriale dalle colonne del Sole24ORE il banchiere – che è stato anche ex ministro dello Sviluppo Economico e ad interim delle Infrastrutture e Trasporti nel governo Monti – ha provato a sintetizzare questa possibile architettura con proposte messe a punto da vari esperti in diversi campi. Il “Piano d'Azione” prevede alcuni primi provvedimenti concreti per gestire la crisi. Tutto però parte da un presupposto: la gestione della crisi sanitaria e la strategia di rilancio dell’economia vanno gestite insieme e con una regia unica, in grado di coordinarne tutte le responsabilità. Riaprire la società dipenderà dall'andamento della pandemia e da come sapremo gestire la gestione dei malati. Per seguire l'evoluzione del contagio servirebbe fare un salto di qualità nella gestione dei dati e introdurre a livello nazionale una app di tracking e monitoring che potrebbero contribuire al contenimento del contagio e alla riduzione delle misure di isolamento più radicali, nonché alla implementazione delle politiche terapeutiche. Sul fronte tecnologico la telemedicina dovrebbe essere utilizzata per curare i pazienti non acuti. E, sempre per quanto riguarda la cura, è necessario che l'Italia si doti in tempi brevissimi di molte migliaia di posti in terapia intensiva e che per acquisire le apparecchiature necessarie si seguano procedure “commissariali”. Serve poi un supporto finanziario a famiglie e imprese in difficoltà con una moratoria delle scadenze bancarie, fiscali, previdenziali e delle utenze. A chi perderà il proprio reddito, senza distinzione tra dipendenti e autonomi dovrebbe essere assicurato un sussidio di disoccupazione immediatamente liquidato; al blocco dei licenziamenti dovrebbe corrispondere una cassa integrazione automatica per tutto il 2020 e alle imprese colpite dalla crisi assicurati in tempi brevissimi prestiti bancari a lungo termine totalmente garantiti e a tasso zero pari al 25-30% del fatturato del 2019. Alle banche il compito di anticipare il tutto. Per un rilancio economico nel medio periodo vanno accelerati i programmi di sviluppo di aziende virtuose con incentivi fiscali per investimenti e assunzioni e bisognerebbe prestare particolare attenzione al mondo delle startup. Serve inoltre un massiccio piano, tanto in Italia quanto in Europa, di investimenti pubblici e di incentivi a quelli privati nell’ordine dei tre-cinque trilioni di euro in pochi anni. Le aree prioritarie di tali investimenti dovrebbero essere le infrastrutture fisiche e digitali, la ricerca e l’innovazione, l’istruzione e la formazione. Tutte le dimensioni di questo piano, sottolinea Passera, sono da gestire contemporaneamente e con una visione di insieme con una regia comunicativa che spieghi costantemente lo scenario. Data la natura e la complessità del problema l'agenda resta aperta. Sono necessari contributi specialistici di varia natura per completarlo e bisognerà anche tener conto delle migliori esperienze internazionali o delle proposte che emergeranno da un confronto con coloro che vorranno partecipare. Il documento infatti è interamente disponibile sulla pagina web Reopenitaly.it, dove è possibile anche contribuire con commenti e suggerimenti.