La società di private equity Clessidra sta preparando il lancio del suo quarto fondo di buyout entro la fine dell'anno, con un obiettivo di circa 600 milioni di euro. Similmente al suo predecessore, il veicolo non investe in settori specifici ma mantiene il focus sui "campioni italiani" o aziende made in Italy con il potenziale per crescere e diventare business internazionali. Il fondo, che sottoscriverà impegni tra i 40 e i 100 milioni di euro, succede a Clessidra Capital Partners III, chiuso nel 2017 a 607 milioni di euro. Quest'ultimo è quasi per l'80% investito e l'ultima transazione - l'acquisizione di una cantina di vini - sarà annunciata il mese prossimo. Al deal seguirà un progetto di buy-and-build che vedrà Clessidra raccogliere attorno a sé produttori di vino italiani per creare una piattaforma da 400-500 milioni di euro, dedicata a soddisfare la crescente domanda dei mercati internazionali. Una delle potenziali acquisizioni è Casa Vinicola Botter, su cui Clessidra sta lavorando dall'inizio di quest'anno. L'operazione però non è stata ancora conclusa a causa di controversie legali che coinvolgono uno dei fornitori dell'azienda, scrive Private Equity News. Un'altra società nel mirino di è Femar Vini. Attraverso il nuovo fondo Clessidra prevede di concludere tre o quattro acquisizioni di società italiane di medie e grandi dimensioni all'anno. Il primo closing del veicolo è previsto per la seconda metà del 2021 ed è probabile che gli impegni provengano principalmente da investitori già esistenti. Clessidra ha raccolto oltre 2,5 miliardi di euro di capitale sin dal suo avvio nel 2003 e ha eseguito 23 investimenti per un totale di 1,9 miliardi di euro.