Brooks Brothers, storico marchio di abbigliamento americano controllato da Claudio Del Vecchio, ha annunciato la bancarotta assistita e la richiesta di far ricorso al Chapter 11, la legge fallimentare che consente alle aziende americane in crisi di pagare i creditori corrispondente alla nostra amministrazione controllata. Si tratta del primo passo per avviare un piano di risanamento del gruppo. Attraverso la mossa, annunciata martedì 8 luglio, Del Vecchio cerca un acquirente per il brand evitandone la liquidazione. Per garantire la continuità durante il processo di vendita inoltre ha ottenuto un finanziamento di 75 milioni di dollari da Whp Global, investitore sostenuto da Oaktree Capital e Blackrock. Diversi gruppi intanto avrebbero già espresso interesse. In pole position ci sarebbe il private equity Solitaire Partners. Altre società in corsa sono Authentic Brands Group e Simon Property Group. La catena di abbigliamento navigava in acque agitate già prima e l'opzione di trovare un nuovo proprietario era in valutazione da tempo. Il Covid19 e il lockdown però hanno visto il culmine della crisi tanto che gli analisti prevedono che quest'anno i ricavi scenderanno di un ulteriore 30%. Il coronavirus sta segnando il capolinea per molti retail negli Stati Uniti. Non solo Brooks Brothers, stanno portando i libri in tribunale anche Neiman Marcus, J.Crew e i magazzini J.C. Penney. In difficoltà anche Cirque du Soleil, storico circo che ha chiesto la bancarotta per ristrutturare il proprio debito, e colosso dell'autonoleggio attivo da un secolo. Fondata nel 1818 da Henry Sands Brooks, i capi dell'azienda hanno rappresentato un marchio distintivo per tante categorie professionali: dai presidenti degli Stati Uniti ai broker di Wall Street. Per oltre 200 anni hanno indossato i suoi abiti celebrità di ogni genere, da Abraham Lincoln e Clark Gable fino a Andy Warhol e Stephen Colbert. Lo stesso Ralph Lauren iniziò la carriera lavorando a Brooks Brothers prima di creare il suo marchio. Nel 2001 la proprietà passa a Claudio Del Vecchio, erede del patron di Luxottica, che compra il brand, nel frattempo finito in mano a Marks&Spencer. Il manager italiano in questi anni ha rafforzato l'appeal del marchio al di là dell'abbigliamento formale, ampliando la gamma produttiva, con linee per donna e bambino, casual e per la casa. Nonostante la reputazione, la catena ha cominciato ad andare male e le vendite sono diminuite di circa un miliardo di dollari dal 2017.