Il consiglio di amministrazione di Tim, che si è riunito giovedì pomeriggio, ha fatto sapere attraverso una nota di avere preso atto positivamente della offerta non vincolante presentata dal fondo Kkr per affiancare in esclusiva la società di telecomunicazioni nello sviluppo della rete in fibra. L'amministratore delegato, Luigi Gubitosi provvederà a informare, in coerenza con la normativa sul Golden Power, gli organi istituzionali sullo sviluppo delle interlocuzioni con i diversi attori coinvolti. Le dichiarazioni del ministro del Tesoro Roberto Gualtieri alla vigilia del cda inoltre hanno sortito i loro effetti. Il consiglio ha sostanzialmente dato il benestare alla ripresa dei negoziati con Open Fiber, che per un certo periodo si erano fermati tanto che sembrava ognuno stesse andando per la propria strada. Al tavolo delle trattative ora siede anche Kkr che, per tenere informate le istituzioni italiane delle sue intenzioni, aveva "ingaggiato" l'ex direttore finanziario di Telecom, Piergiorgio Peluso. L’obiettivo tornato sotto i riflettori è arrivare alla rete unica. Il consiglio - si legge in una nota - è stato aggiornato sul progetto finalizzato a valutare possibili forme di integrazione delle reti in fibra ottica di Tim e Open Fiber. Il piano iniziale con Kkr riguardava la sola rete secondaria, per la maggior parte in rame. L'operazione, soggetta a due diligente e da definire comunque ancora tutta nei dettagli, prevedeva la costituzione di una nuova società di cui il fondo avrebbe preso una minoranza del 42%-43% per 7,5 miliardi e che avrebbe fruttato a Kkr un rendimento medio annuo del 9% per l'intera durata del contratto, prevista in 15 anni ma estendibile. Con la ripresa delle trattative con Open Fiber Kkr è disponibile, ha specificato nella propria offerta, a riconsiderare le modalità di intervento, purché i ritorni dell'operazione siano in linea con le sue aspettative.