La tedesca Thyssenkrupp ha dichiarato di avere selezionato due consorzi di private equity per continuare le trattative di vendita della sua divisione ascensori. La transazione è ora nelle fasi finali e potrebbe concludersi la prossima settimana quando si incontrerà il consiglio di sorveglianza. Il competitor finlandese Kone quindi è ufficialmente fuori dalla partita e si profila una delle più grandi operazioni di private equity europee degli ultimi 13 anni. Le discussioni ora procederanno con un primo gruppo costituito da Blackstone, Carlyle e dal Canadian Investment Plan Plan Investment Board e con un secondo formato da Advent e Cinven. Se non venisse trovato un accordo con nessuno dei due, il piano B sarebbe l'offerta pubblica iniziale ma non prima dell'inizio dell'estate. Il conglomerato è costretto a vendere la sua unità più redditizia perché a corto di liquidità e infatti starebbe per mettere sul mercato anche Plant Technology. Il valore dell'operazione si aggira sui 16 miliardi di euro, 1,5 miliardi di euro in meno rispetto a quanto offerto da Kone con Cvc. Secondo fonti vicine all'operazione la proposta del gruppo finlandese era sì la più alta in termini di valore ma anche la più rischiosa in chiave Antitrust e per questo motivo è stata scartata. In ogni caso i sindacati, che controllano metà del consiglio di sorveglianza di Thyssenkrupp, erano contrari a un accordo con Kone sin dall'inizio temendo ripercussioni sull'occupazione.