L’agenzia viaggi britannica Thomas Cook ha confermato di essere in trattative con il conglomerato cinese Fosun international per vendere le sue attività di tour operator. La compagnia di viaggi fondata 178 anni fa è la più vecchia al mondo e sta attraversando un periodo finanziario difficile: ha 1,25 miliardi di sterline di debito e combatte il calo delle prenotazioni, causato anche dalle incertezze legate alla Brexit. A inizio anno Thomas Cook ha messo in vendita anche la compagnia aerea tedesca Condor ma l'accordo con Fosun riguarderebbe la sola attività di tour-operating a causa delle restrizioni previste dalle regole dell’Ue che non permettono a Fosun di fare un'offerta per il vettore aereo perché non ha sede nell'Unione Europea. La notizia sui contatti tra i due gruppi era stata inizialmente segnalata da Sky News e dopo la sua diffusione il titolo di Thomas Cook era salito del 24%. La società, confermando le voci della trattativa ha però aggiunto che non c'è certezza che questo approccio si tradurrà in un'offerta formale. Il consiglio, ha comunicato, prenderà in considerazione qualsiasi offerta tra cui quella fatta tre settimane fa dal private equity Triton Partners, che possiede il tour operator online Sunweb, per le attività in Scandinavia. Fosun è già proprietario di Club Med dal 2015 quando acquistò la catena di resort per 939 milioni di euro e già ora è il maggiore azionista di Thomas Cook con una quota del 18,7%. La società cinese ha investito per la prima volta in Thomas Cook nel 2015 e sta costruendo alcuni dei suoi hotel in Cina come parte di una joint venture.