Sono attese entro il prossimo 19 novembre le offerte non vincolanti per Open Fiber, la società partecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti che lavora per la diffusione della banda larga in Italia. Al processo competitivo, scrive il Sole24ORE, partecipano una decina di grandi fondi: l'italiano F2i, Brookfield; Ardian; Antin; Macquarie; i fondi pensione canadesi Psp e The Canada Pension Plan Investment Board; e i fondi sovrani come Adia di Abu Dhabi, Gic di Singapore e la cinese China Investment Corp. Dopo questa prima fase ci sarà una scrematura, solo le offerte più interessanti saranno selezionate per proseguire nelle trattative con la presentazione delle offerte vincolanti. A quel punto è probabile che alcuni fondi si uniscano in consorzi. L’operazione dal punto di vista industriale, ha come obiettivo la creazione di una rete ultraveloce unica, progetto a cui è interessato anche il governo. Sarà portato avanti da Telecom, Cdp e i nuovi entranti mentre Enel uscirebbe (in tutto o in parte) dalla partita. Secondo i piani attuali, l’offerta dovrebbe essere per il 100% di Open Fiber, con una valutazione attorno ai quattro miliardi di euro ma lo schema dell’operazione è ancora allo studio e non è stata scelta una strada precisa.