Private equity
13 Novembre 2019

Tempo di non-binding offer per Open Fiber

In corsa una decina di fondi infrastrutturali

Sono attese entro il prossimo 19 novembre le offerte non vincolanti per Open Fiber, la società partecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti che lavora per la diffusione della banda larga in Italia. Al processo competitivo, scrive il Sole24ORE, partecipano una decina di grandi fondi: l'italiano F2i, Brookfield; Ardian; Antin; Macquarie; i fondi pensione canadesi Psp e The Canada Pension Plan Investment Board; e i fondi sovrani come Adia di Abu Dhabi, Gic di Singapore e la cinese China Investment Corp. Dopo questa prima fase ci sarà una scrematura, solo le offerte più interessanti saranno selezionate per proseguire nelle trattative con la presentazione delle offerte vincolanti. A quel punto è probabile che alcuni fondi si uniscano in consorzi. L’operazione dal punto di vista industriale, ha come obiettivo la creazione di una rete ultraveloce unica, progetto a cui è interessato anche il governo. Sarà portato avanti da Telecom, Cdp e i nuovi entranti mentre Enel uscirebbe (in tutto o in parte) dalla partita. Secondo i piani attuali, l’offerta dovrebbe essere per il 100% di Open Fiber, con una valutazione attorno ai quattro miliardi di euro ma lo schema dell’operazione è ancora allo studio e non è stata scelta una strada precisa.

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