Retromarcia per Telepass. Atlantia è pronta a mettere sul mercato oltre il 50% del suo gruppo valorizzato oltre due miliardi di euro. Nei mesi scorsi la cessione, che doveva riguardare una minoranza, ha subito uno stop. Ora il processo è ripartito ma sono cambiate le condizioni dell’operazione: non più, quindi, una quota di minoranza qualificata (fino al 30%) ma il controllo della società specializzata nei servizi di riscossione del pedaggio autostradale. La partecipazione venduta potrebbe superare il 50% ma in ogni caso Atlantia non intende uscire del tutto dal proprio investimento. La cessione non si gioca tanto sul prezzo quanto sul piano industriale da proporre. L'obiettivo della holding dei Benetton, scrive Mf – Milano Finanza, è trovare un partner finanziario con cui condividere una joint venture e presentare un piano che preveda nuove opzioni di crescita, anche internazionalmente e in ambiti come quello del parcheggio e del fleet management. In pista, già da prima della sospensione della cessione di ottobre, ci sono il private equity Warburg Pincus, tuttora in pole position con un'offera da 2,3 miliardi di dollari; Partners Group che propone 2,1 miliardi e Apax Partners con 1,95 miliardi. Meno chance sembra avere invece la cordata Fsi-Sia-Generali.