Ieri si è tenuto il cda straordinario che ha anticipato l’apertura
del testamento di Bernardo Caprotti e ha cooptato Piergaetano Marchetti al
posto del fondatore scomparso venendo nominato presidente della società.
Caprotti ha lasciato il 70% delle azioni della holding Supermarkets Italiani,
in modo congiunto, alla moglie Giuliana e alla figlia Marina. Ai figli di primo
letto va il 15% ciascuno. Per la parte immobiliare, Caprotti ha donato il 55% a
moglie e figlia e ai figli di primo letto, il 22,5% cadauno. Metà dei risparmi
del fondatore di Esselunga sono poi stati donati alla sua segretaria storica
Germana Chiodi e l’altra metà ai suoi nipoti. Alcune opere d’arte invece
andranno al Museo del Louvre. ll nuovo cda ha annunciato poi lo stop alla
procedura di vendita di Esselunga lasciando, per il momento, a bocca asciutta i
fondi di private equity che si erano fatti avanti. L’intento sembra essere
quello di dare continuità aziendale al gruppo che manterrà lo stesso management
guidato da Carlo Salza. Violetta ha già nominato il proprio avvocato mentre
Giuseppe ha dichiarato che farà di tutto per salvaguardare il gruppo Esselunga.
Che i due figli di primo letto non fossero destinati a comandare Esselunga lo
si era già capito, ora occorre vedere se loro lo accetteranno o daranno
battaglia sul testamento.