Il team di banche necessario per lo sbarco a Wall Street di Stevanato è stato completato: secondo il Sole 24 Ore
Houlihan Lokey
è l’advisor dell’operazione, mentre
Morgan Stanley
, Jefferies e Bofa Merrill Lynch compongono il pool di global coordinator. Il gruppo veneto, che sta collaborando con Microsoft nella battaglia al Covid-19, sta giocando un ruolo chiave nella produzione di componenti in plastica per i test diagnostici e flaconi in vetro per i vaccini. Dopo un 2019 chiuso con un fatturato consolidato di 570,3 milioni e un Ebitda di 111,1 milioni, alcune aree del proprio business sono state in forte accelerazione nel 2020, complice la pandemia. L’azienda fondata nel 1949 conta oltre 4.200 dipendenti presenti in 9 Paesi, e il suo percorso di crescita è sostenuto da un piano di trasformazione digitale. Oltre a fornire flaconi e siringhe ai principali programmi per il vaccino contro il Covid-19, la società produce anche macchine per l’ispezione dei farmaci, utilizzando il cloud computing. Secondo Reuters la quotazione in Borsa potrebbe raggiungere un valore nella forchetta tra i 4 e i 5 miliardi sul listino, e Stevanato vorrebbe ricavare almeno mezzo miliardo di dollari dalla quotazione.